Gli italiani coltivano da sempre la virtù del risparmio, ma quando si tratta di confrontarsi con altri cittadini europei per quanto riguarda il livello di conoscenza, competenza, abilità, ci troviamo agli ultimi posti della classifica.
Perché difficilmente prendiamo le decisioni razionalmente più corrette quando si tratta di denaro? Il Risparmiatore Maleducato analizza i meccanismi psicologici che ci spingono a scegliere alcune opzioni piuttosto che altre. Spesso sbagliando.
Quante volte diciamo di fare una cosa e invece ne facciamo un'altra? Quando si parla di denaro il nostro cervello viene attivato da una serie di meccanismi (emotivi, tradizionali e ancestrali) che sfuggono alla nostra lucida comprensione razionale, come racconta Il Risparmiatore Maleducato.
La fiducia è fondamentale quando si tratta di chiedere consiglio a un professionista per la gestione del nostro denaro. Eppure tante volte la cronaca registra casi in cui la nostra fiducia è stata mal riposta. Il Risparmiatore Maleducato racconta i diversi casi in cui persone con pochi scrupoli hanno carpito la fiducia dei risparmiatori, per i propri interessi.
È possibile migliorare il proprio livello di educazione finanziaria o alfabetizzazione finanziaria? Certo. Ma come? Per chi non dispone di un bravo consulente, chi non ha conoscenze di base o non legge i giornali, tutto è più difficile. Ma migliorare è possibile per passare dall'accantonamento alla pianificazione delle proprie risorse, come spiega il Risparmiatore Maleducato.
"Solo carne italiana". Queste scritte al supermercato puntano a rincuorarci sull'origine e quindi sulla bontà dei cibi che ci vengono venduti. Ma siamo sicuri che ciò ci garantisca davvero? In Italia come negli altri Paesi del mondo c'è un'attrazione naturale per i prodotti di casa propria. Un'attrazione emotiva che può nascondere qualche insidia, come spiega Marco lo Conte ne Il Risparmiatore Maleducato.
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